Call per gli articoli da inserire nel numero 15 della rivista


Editor in chief: Massimiliano Lo Turco, Alessandro Luigini

Patrimoni Digitali e Applied Games

La digitalizzazione nel settore dei beni culturali ha provocato una trasformazione profonda nel modo in cui il pubblico interagisce con musei, siti archeologici e istituzioni culturali. Se in passato la fruizione del patrimonio culturale era spesso riservata a specialisti e studiosi, oggi si assiste a un cambiamento radicale: le narrazioni create attorno ai beni culturali sono sempre più accessibili, coinvolgenti e in grado di attirare un pubblico eterogeneo, composto non solo da esperti, ma anche da visitatori di ogni età ed estrazione.

Le tecnologie digitali giocano un ruolo fondamentale in questo processo di democratizzazione culturale, amplificando le possibilità di valorizzazione e fruizione in quanto oltre ai tradizionali strumenti di mediazione, come mostre e visite guidate, l’integrazione di tecnologie innovative ha permesso l’introduzione di nuove forme di narrazione e interazione, capaci di arricchire l’esperienza del visitatore e di renderla più immersiva e personalizzata.

Un ambito che si sta rivelando particolarmente promettente è quello degli applied games, che si distinguono dai giochi puramente ricreativi per il loro obiettivo educativo e formativo. Questi strumenti digitali hanno la capacità di coinvolgere profondamente gli utenti, avvicinandoli a contenuti culturali talvolta complessi attraverso dinamiche ludiche che stimolano curiosità, creatività e apprendimento. Gli applied games non si limitano a trasmettere informazioni, ma favoriscono l’interazione attiva e la riflessione critica, creando nuove opportunità di comunicazione tra i visitatori e il patrimonio culturale.

La funzione degli applied game, spesso utilizzati in contesti educativi formali ed informali, sta evolvendo rapidamente nel contesto museale. Sempre più istituzioni culturali stanno sperimentando l’uso di giochi digitali come parte delle loro strategie di engagement e audience development. In molti casi, i musei non si limitano a fruire di giochi progettati da terzi, ma diventano essi stessi produttori e promotori di videogiochi e applicazioni interattive che arricchiscono le loro collezioni e mostre. L’uso dei giochi, infatti, non solo amplia l’attrattiva del museo verso un pubblico più giovane e tecnologicamente competente, ma può anche offrire nuove prospettive di interpretazione delle opere e degli artefatti esposti.

Parallelamente, stanno emergendo esperienze di gioco phygital (physical + digital), in cui elementi fisici e digitali si combinano per creare ambienti di gioco innovativi. Nei musei e nei laboratori didattici, questi giochi permettono agli utenti di interagire con oggetti reali tramite tecnologie digitali, rendendo l’esperienza sia tattile che digitale. Questo tipo di interazione rappresenta una frontiera avanguardistica nella fruizione culturale, adatta a un pubblico intergenerazionale, dai bambini agli adulti, e capace di coinvolgere anche coloro che non hanno familiarità con i videogiochi tradizionali.

Questo numero ha l’obiettivo di esplorare l’intersezione tra tecnologia e arte, tra tutela e divulgazione osservate attraverso la lente delle molteplici forme della rappresentazione digitale.

Temi Chiave:

Invitiamo contributi che affrontino, ma non si limitino, ai seguenti argomenti:

  • Modellazione 3D: Metodi e tecnologie per creare rappresentazioni 3D accurate di beni culturali.
  • Applied Games: Sviluppo di giochi basati su modelli 3D per migliorare l’interazione con il patrimonio.
  • Tutela digitale: Uso della modellazione 3D per documentare e preservare i beni culturali.
  • Esperienza utente e interazione: Studi sui modi in cui modelli 3D e giochi migliorano il coinvolgimento e l’accessibilità culturale.
  • Casi di studio: Analisi di progetti che integrano 3D e *serious games* nella conservazione e educazione.
  • Valutazione e analisi d’impatto: Analisi qualitativa e quantitativa dell’efficacia di queste tecnologie sul patrimonio culturale.

Linee Guida per la Sottomissione:

Invitiamo ricercatori, professionisti ed educatori a presentare contributi originali, casi di studio ed esperienze professionali che contribuiscono alla nostra comprensione dell’uso di modelli digitali 3D e serious games nell’ambito del patrimonio culturale. Tutte le sottomissioni devono seguire le linee guida della rivista e saranno sottoposte a un processo di peer review.

Key Dates  issue nr.15

Call for Papers: 30 settembre
Abstract (massimo 1500 caratteri + 2 immagini): 21 ottobre
Feedback sugli abstract: 28 ottobre
Full Paper (massimo 20.000 caratteri): 10 dicembre
Feedback sul full paper: 20 dicembre
Scadenza dell’elaborato completo revisionato: 10 gennaio

Tutti i paper accettati dopo il processo di double-blind peer review saranno pubblicati sulla rivista Dn con ISSN.

Abstract Submission

Gli abstract dovranno essere inviati in formato .doc o .docx ed in formato .pdf, nominati con il cognome del primo autore.
Il file .pdf dovrà essere inviato senza i riferimenti personali.

I file devono essere caricati attraverso il pulsante Abstract Submission.


Full Paper Submission 

I contributi (max 15.000 caratteri e 10 immagini) dovranno essere inviati in doppia lingua (italiano ed inglese).

La cartella, in formato .zip, dovrà contenere:

  • una cartella “TXT”contenente:
    • i file in formato testuale (.doc o .docx) del paper in doppia lingua, senza immagini;
    • un file di testo contenente le didascalie;
  • un file .pdf del paper in doppia lingua completo di immagini e didascalie e senza riferimenti che possano rendere riconoscibili gli autori;
  • una cartella “IMG”contenente le immagini inserite nel paper, in formato .jpeg, nominate secondo la numerazione nel testo, di dimensioni maggiori di 1920×1280 px e di peso non superiore ai 7mb ciascuna.

I Full paper devono essere caricati attraverso il pulsante Full Paper Submission.

Per la redazione dei riferimenti bibliografici si consiglia l’utilizzo del modello Harvard Style.

Per informazioni e chiarimenti è possibile inviare una mail a: info@dienne.org