ABSTRACT
L’articolo presenta i risultati di uno studio condotto sulla “Tomba della Medusa” ubicata all’interno delle mura del Policlinico Umberto I di Roma, risalente al periodo adrianeo (II sec. d.C).
Gli obiettivi perseguiti analizzano in primo luogo l’utilizzo della metodologia HBIM per poi giungere all’elaborazione del progetto di restauro, ponendo particolare attenzione agli elementi materici e allo studio del degrado.
L’interoperabilità dell’intero processo progettuale permette di passare dal rilievo mediante acquisizione e gestione delle nuvole di punti all’informatizzazione del modello tridimensionale parametrico, o digital twin, attraverso l’utilizzo di BIM modeler, VPL (visual programming language) e modellatori free form.
Il risultato conseguito dall’intero workflow giunge così alla proposizione di interventi di progettazione museale basati sull’utilizzo della virtual reality.
Stefano Beco, Maria Letizia Cascelli, Vincenzo Speziale, Emanuele Varasi
Sapienza Università di Roma