Indice Volume 14
INDICE
Editoriale
T. Empler
H-BIM e GIS per l’analisi e la ricostruzione filologica del castello di Almonecir in Spagna
A. Pettineo, A. Dell’Amico, F. Picchio, S. Parrinello 6
Generazione di modelli H-BIM tramite intelligenza artificiale
L. Ceccarelli
La gestione del rilievo del danno: modelli IFC per il patrimonio storico
T. Zanni, C. Zanchetta, M. R. Valluzzi
BHoM e Ingegneria Strutturale – Un Approccio Specialistico per Progetti Multidisciplinari
G. Albieri, S. Avellini
HBIM per connotare le informazioni. Ecosistemi Digitali per la conservazione del patrimonio architettonico della Basilica di Santa Maria degli Angeli
F. Bianconi, M. Filippucci, C. Cerbai, F. Cornacchini, S. Bertocci
Transizione Digitale e Patrimonio Edilizio Universitario. Innovazioni e Sfide nella didattica dei corsi di Ingegneria
N. Campofiorito, R. Garozzo, C. Santagati
Implementazione parametrica di modelli microclimatici urbani di borghi storici
E. Verticchio, M. Calvano, F. Calcerano, L. Martinelli, L. Cessari, E. Gigliarelli
Editoriale Vol. 14
Le “nuove evoluzioni” nel settore della modellazione tridimensionale stanno cambiando profondamente il modo in cui vengono gestiti e valorizzati i beni culturali e architettonici, aprendo la strada a molteplici considerazioni e applicazioni innovative.
Un esempio rappresentativo di queste nuove metodologie è il contributo dal titolo “Metodologie scan-to-BIM per l’analisi tipologica e la ricostruzione filologica del castello di Almonecir in Spagna”. Questo progetto utilizza la metodologia scan-to-BIM per costruire un sistema informativo parametrico integrato, che mette in relazione il castello con il suo contesto storico e culturale. La ricostruzione digitale permette non solo un’analisi tipologica dettagliata del monumento, ma anche una ricostruzione filologica, garantendo la fedeltà alle caratteristiche originarie del castello. Questa metodologia si rivela essenziale per la conservazione e gestione dei beni storici e per applicazioni pratiche come il turismo, soprattutto nella Comunità Valenciana.
Un altro tema cruciale riguarda l’integrazione dell’intelligenza artificiale (AI) nelle procedure BIM, come mostrato nel contributo “Generazione di modelli H-BIM tramite intelligenza artificiale”. Qui, le tecniche avanzate di segmentazione semantica e gerarchizzazione automatica migliorano la gestione dei dati complessi ottenuti dai rilievi tridimensionali. Questo approccio facilita la creazione di modelli H-BIM accurati e ottimizzati attraverso un workflow semi-automatico basato sulla classificazione gerarchica, accelerando e affinando il processo di modellazione per la conservazione del patrimonio culturale.
In ambito di gestione del patrimonio storico, il contributo “La gestione del rilievo del danno: modelli IFC per il patrimonio storico” presenta l’approccio OpenHBIM, basato sugli standard IFC, per digitalizzare le informazioni sul danno degli edifici storici. Attraverso un database strutturato e interoperabile, questo sistema consente una gestione collaborativa delle informazioni, migliorando l’efficienza nel monitoraggio e nella conservazione degli edifici, e facilitando analisi strutturali avanzate.
In parallelo, l’articolo “BHoM e Ingegneria Strutturale – Un Approccio Specialistico per Progetti Multidisciplinari” mostra come l’interoperabilità e i flussi di lavoro algoritmici avanzati, resi possibili dal Building and Habitat Object Model (BHoM), stiano trasformando l’ingegneria strutturale. Questo strumento open-source migliora la collaborazione multidisciplinare e permette di gestire progetti complessi, come dimostrato nel caso di un progetto di riqualificazione su larga scala in Arabia Saudita, dove il BHoM ha facilitato lo sviluppo di flussi di lavoro algoritmici avanzati.
L’articolo “Ecosistemi Informativi e HBIM. La Basilica di Santa Maria degli Angeli dal rilievo al Facility Management” illustra come il BIM possa ottimizzare la gestione del patrimonio culturale, integrando informazioni storiche e architettoniche con il monitoraggio strutturale per un efficiente Facility Management. Questo approccio HBIM è particolarmente utile per la conservazione e gestione di edifici storici complessi, consentendo una visione olistica e dettagliata del monumento per pianificare interventi di manutenzione e restauro in modo proattivo.
Il contributo “Transizione Digitale e Patrimonio Edilizio Universitario. Innovazioni e Sfide nella didattica dei corsi di Ingegneria” si concentra sulla formazione di ingegneri e architetti nel contesto della digitalizzazione del patrimonio edilizio universitario. La ricerca esplora l’importanza delle tecniche scan-to-BIM nei corsi universitari, analizzando come la transizione digitale stia trasformando il modo di insegnare e gestire progetti di rilievo e modellazione parametrica degli edifici esistenti.
Infine, l’articolo “Implementazione parametrica di modelli microclimatici urbani di borghi storici” completa questa panoramica con l’applicazione della Fluidodinamica Computazionale (CFD) per studiare il microclima dei borghi storici. Grazie a un workflow parametrico basato su Linguaggi di Programmazione Visuale (VPL), è possibile modellare il comportamento del microclima in diversi contesti temporali e ambientali, offrendo dati preziosi per la conservazione e gestione sostenibile di questi siti.
In conclusione, queste “nuove evoluzioni” nella modellazione tridimensionale stanno trasformando radicalmente il modo in cui gestiamo, conserviamo e valorizziamo il nostro patrimonio storico e culturale, grazie a una crescente integrazione tra tecnologia, intelligenza artificiale e gestione collaborativa dei dati.
Tommaso Empler (Sapienza Università di Roma)
H-BIM e GIS per l’analisi e la ricostruzione filologica del castello di Almonecir in Spagna
ABSTRACT
L’articolo esamina le potenzialità delle procedure Scan-to-BIM, implementate tramite metodologie di rilievo speditive, per la costruzione di un modello digitale rappresentativo dell’architettura storica.
Attraverso la sperimentazione effettuata su un caso studio, il Castello di Almonecir nella Comunità Valenciana, la ricerca mira a produrre un sistema informativo integrato e parametrico che consenta di relazionare la fortezza con il suo contesto culturale e storico. Grazie a questo, sarà possibile avviare un processo conoscitivo del monumento facilitandone la comprensione e la gestione, con potenziali applicazioni turistiche all’interno del territorio Valenciano.
Alberto Pettineo, Sandro Parrinello
DIDA, Dept. of Architecture, University of Florence, Italy
Anna Dell’Amico, Francesca Picchio
DICAr, Dept. of Civil Engineering and Architecture, University of Pavia, Italy.
Generazione di modelli H-BIM tramite intelligenza artificiale
ABSTRACT
I dati del nostro patrimonio culturale ottenuti mediante rilievi tridimensionali rappresentano strutture geometriche complesse non strutturate. L’introduzione di metodi automatici di segmentazione semantica e gerarchia tra le parti, permetterebbero la comprensione e l’utilizzo di questi dati nelle operazioni di salvaguardia del bene. In questo contesto, il contributo presenta un workflow semi automatico per la ricostruzione tridimensionale di modelli H-BIM, sfruttando un approccio di classificazione gerarchico (MLMR) per l’ottimizzazione dei risultati.
Lorenzo Ceccarelli
Università di Pisa
La gestione del rilievo del danno: modelli IFC per il patrimonio storico
ABSTRACT
L’articolo elabora un approccio OpenHBIM per la digitalizzazione del quadro di danno degli edifici esistenti, basato sulle Industry Foundation Classes. Viene sviluppato un database che integra i dati raccolti, implementati secondo classi e proprietà standardizzate, e la definizione di relazioni tra le entità, promuovendo la gestione condivisa delle informazioni. L’interoperabilità dello strumento facilita infine l’avvio di successive fasi analitiche, quali la modellazione strutturale dello stato di fatto.
Tatiana Zanni, Carlo Zanchetta, Maria Rosa Valluzzi
Università degli Studi di Padova
BHoM e Ingegneria Strutturale – Un Approccio Specialistico per Progetti Multidisciplinari
ABSTRACT
La sfida dell’interoperabilità e il bisogno di metodologie algoritmiche in ingegneria strutturale, richiedono flussi di lavoro computazionale innovativi, ora resi possibili utilizzando il BHoM.
Il BHoM è un potente sistema open-source di sviluppo computazionale sostenuto da Buro Happold.
Esso permette di migliorare la collaborazione sui progetti, aumentare la standardizzazione e sviluppare flussi di lavoro computazionale avanzati sbloccando l’interoperabilità tra molteplici software progettuali. Le principali caratteristiche di questo strumento sono presentate insieme a una selezione di casi studio che mostrano l’approccio specializzato utilizzato per sviluppare flussi di lavoro algoritmici avanzati su un progetto di riqualificazione su larga scala in Arabia Saudita.
Giorgio Carlo Roberto Albieri, Simone Avellini
Institution of Civil Engineers
HBIM per connotare le informazioni. Ecosistemi Digitali per la conservazione del patrimonio architettonico della Basilica di Santa Maria degli Angeli
ABSTRACT
La ricerca esplora l’integrazione del BIM in un ecosistema digitale per la gestione ottimizzata del patrimonio culturale. I dati del modello BIM sono centralizzati in un sistema di Property e Asset Management, che raccoglie e gestisce anche i dati di monitoraggio strutturale, garantendo un controllo efficace delle risorse. Parallelamente, un sistema avanzato di Document Management organizza e conserva tutta la documentazione storica e architettonica, assicurando una visione completa e aggiornata del patrimonio gestito.
Fabio Bianconi¹, Marco Filippucci¹, Claudia Cerbai¹, Filippo Cornacchini¹, Stefano Bertocci²
¹Università degli Studi di Perugia – Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale
²Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Architettura
Transizione Digitale e Patrimonio Edilizio Universitario. Innovazioni e Sfide nella didattica dei corsi di Ingegneria
ABSTRACT
Lo studio fornisce un contributo al dibattito sulla transizione digitale nelle pubbliche amministrazioni, focalizzandosi specificamente sul patrimonio edilizio universitario. La ricerca si concentra sulla formazione di ingegneri e architetti nell’ambito del processo scan-to-BIM, esaminando le decisioni cruciali nell’impiego integrato di tecniche di rilievo digitale e di modellazione parametrica.
Nicoletta Campofiorito, Raissa Garozzo, Cettina Santagati
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, Università degli Studi di Catania
Implementazione parametrica di modelli microclimatici urbani di borghi storici
ABSTRACT
La Fluidodinamica Computazionale (CFD) permette di studiare il microclima passato (e presente) dei borghi storici. Un workflow basato sul Linguaggi di Programmazione Visuale (VPL) è stato sviluppato per una più efficace modellazione geometrica e informativa per applicazioni CFD su siti complessi.
Elena Verticchio, Filippo Calcerano, Letizia Martinelli, Luciano Cessari, Elena Gigliarelli
Institute of Heritage Science - National Research Council
Michele Calvano
Sapienza Università di Roma
Indice Volume 13
INDICE
Editoriale
C. Bolognesi, M. Lo Turco
Integrazione BIM-GIS. Una lettura critica
A. Bocca, A. M. Nese
Dati geospaziali e programmazione visuale per la modellazione bim-gis e gestione di infrastrutture idroelettriche
G. M. Ventura, F. M. Ugliotti, A. Osello
City Information Model per la gestione del rischio idraulico. Una proposta metodologica.
A. Ganciu, E. Cicalò
Integrazione semi-automatica di dati GIS in ambiente BIM per la modellazione dei distretti urbani
A. Imperiale, F. M. Ugliotti, F. Matrone
Strategie innovative per la pianificazione del posizionamento di abitazioni temporanee in situazioni di emergenza.
D. D’Uva, F. Eugeni
Integrazione BIM-GIS per la valutazione dei rischi: sperimentazione di sviluppi recenti su edifici pubblici.
E. Iacono, F.M. Ugliotti, A. Osello