ABSTRACT
La ricerca sempre più si avvale di contributi multidisciplinari per raggiungere obiettivi validi e condivisi. La sinergia tra ambiti di conoscenza diversi è tanto maggiore quanto più chiaro è il linguaggio di condivisione. Le mappe cognitive, strumento appartenente alla sfera delle scienze cognitive, propongono un linguaggio per la condivisione della conoscenza avvalendosi di codici grafici per la sintesi dei concetti. Quest’articolo propone una revisione della “grammatica” generalmente utilizzata per la modellazione delle mappe cognitive, puntando verso una rappresentazione della conoscenza capace di rendere maggiormente accessibile le informazioni prodotte. Il prototipo di mappa è stato poi applicato per la condivisione dei contenuti nell’ambito del progetto PRIN TECH-START, nel quale si è svolto un seminario che ha coinvolto esperti di conservazione, rappresentazione dell’architettura, rappresentazione della conoscenza, fisica tecnica, computer science, IoT, valutazione ed estimo, tecnologia dell’architettura. I diversi settori disciplinari sono stati chiamati ad esprimersi sulle barriere all’impiego di nuove tecnologie abilitanti e di smart environment come supporto all’evoluzione dei processi per la gestione, conservazione, documentazione, controllo predittivo, diagnostica non distruttiva e miglioramento energetico degli edifici storici. L’impiego congiunto di questi strumenti produce infatti dati eterogenei complessi che richiedono un approccio interdisciplinare, nel quale sono coinvolti attori anche molto diversi fra loro con la comune necessità di condividere il proprio sapere.
1) Elena Gigliarelli, Filippo Calcerano, Michele Calvano, Stefano Cursi, Leo Lorenzi, Letizia Martinelli,
2) Maurizio Sibilla
1) Institute of Heritage Science, National Research Council of Italy, 2) School of the built environment, Oxford Brookes University