Il quinto numero della rivista analizza le procedure di modellazione parametrica finalizzate all’analisi, conoscenza e gestione del patrimonio culturale attraverso la descrizione di casi studio e ricerche che propongono esempi applicativi riguardanti banche dati parametriche per la documentazione del patrimonio storico.  La costruzione di archivi digitali, a partire da rilievi 3D, associati a modelli tridimensionali dinamici, semantici e parametrici, per la tutela del patrimonio storico architettonico, qualifica lo sviluppo di strumenti di analisi che sfruttano la modellazione tridimensionale e le tecnologie per la visualizzazione dei dati e la gestione della  complessità del patrimonio storico.

Le diverse applicazioni delle piattaforme BIM sul patrimonio storico impongono una riflessione sulla qualità dei modelli che devono poter descrivere le deformazioni e le irregolarità dell’architettura costruita. La possibilità di annotare sui modelli informazioni che riguardano lo stato di conservazione e le prestazioni della “macchina edificio” in termini di impianti e infrastrutture tecnologiche costituisce uno degli argomenti e dei temi più rilevanti circa l’utilizzo di tali strumenti nella gestione del costruito.

La sequenza degli articoli propone un percorso di approfondimento sul tema oggetto di questo numero affrontando diverse sperimentazioni e declinazioni dei modelli parametrici realizzati.

Il contributo di Stefano Brusaporci, Pamela Maiezza e Alessandra Tata, dal titolo VPL for HBIM LOI advanced apps, è focalizzato sull’implementazione interoperabile del database H-BIM con notizie storiche attraverso l’utilizzo dei VPL.

L’articolo di Federico Mario La Russa  riguardo  HS-BIM: Historical Sentient – Building Information Modelspropone un sistema di supporto decisionale a partire dall’HBIM basato su meccanismi di intelligenza artificiale in cui il modello è capace di “percepire” stimoli e “proporre” soluzioni legate alla sua gestione e conservazione. Il rapporto tra lo sviluppo di un modello di simulazione energetica a partire da un prototipo tridimensionale BIM è affrontato nel testo di Alessia Maiolatesi, Alessandro Prada e Paolo Baggio sull’influenza del contesto sull’efficienza energetica di un edificio, simulato attraverso un modello analitico BIM.

Il tema del game enginee delle soluzioni di fruizione del patrimonio mediante smartphone e sistemi immersivi costituisce un aspetto interessante per la convergenza di attività di valorizzazione. Il caso studio del teatro romano di Sagunto descritto da Fernando Cos-Gayon López, Joan Cordón Llácer e Ana Belén Anquela Julián descrive questa possibilità di sinergia tra sistemi informativi con finalità preminentemente tecniche e possibili sviluppi per processi di divulgazione.

Sempre riguardo alla costruzione di un archivio di tutela del patrimonio con possibilità di costruire una piattaforma sul web è l’articolo di Adriana Caldarone (Web semantico e rischio sismico: oltre il bim per la prevenzione) che tratta Il processo di conoscenza per la prevenzione del rischio sismico negli insediamenti è finalizzato alla comprensione globale dei valori materiali e immateriali alla base dei processi formativi dei tessuti e degli agglomerati edilizi. L’esperienza riportata da Michele Calvano e Francesca Guadagnoli nel contributoShaping the past. The explicit digital drawing for the description of the ancient architecturesdescrive la sperimentazione condotta in ambito archeologico della modellazione parametrica attraverso VPL sull’insediamento neolitico di La Draga (Girona, Spagna).


Sandro Parrinello, Cettina Santagati