Energy Digital Twin: una procedura HBIM per la riqualificazione energetica negli edifici storici
ABSTRACT
Il recente Decreto Rilancio mette in atto procedure di detrazione fiscale al fine (tra gli altri) di efficientare il patrimonio costruito. Questo ha portato all’attenzione di molti il tema dell’efficientamento energetico degli edifici storici, da sempre considerato quale tematica ostica a causa della difficoltà nel conciliare esigenze di miglioramento delle prestazioni,con la necessità di valorizzare un bene in possesso di importanti qualità storiche. La procedura esposta ha il compito di definire un sistema di valutazione basato su Level of Sustainability che sia uno strumento digitale in grado di attivare processi di Code Checking e di inquadrare (senza entrare in giudizi di valore) il livello di sostenibilità ambientale di un edificio e di un progetto di restauro e di riqualificazione energetica.
Adriana Caldarone
Sapienza Università di Roma
La conoscenza del patrimonio storico: tra semantica e ontologia
ABSTRACT
La modellazione in ambiente BIM risulta, oggi, sempre più indirizzata alla massimizzazione e all’integrazione delle informazioni di tipo storico, semantico e ontologico, ovvero una challenge verso la quale il presente contributo indaga attraverso il caso studio dei fari italiani.
Sonia Mollica
Università Mediterranea di Reggio Calabria
Esperienze di Machine Learning per l’arricchimento informativo di modelli HBIM: il progetto DECAI
ABSTRACT
Nel processo di gestione del cantiere di restauro architettonico si assiste all’adozione di processi condotti in gran parte modo tradizionale sempre più spesso a fianco di attività fortemente influenzate dall’uso delle nuove tecnologie. In particolare, i nuovi strumenti per il rilevamento restituiscono sempre più informazioni, ad altissima risoluzione, riducendo progressivamente il tempo di acquisizione. Per gestire e strutturare questi dati, le discipline della rappresentazione e della geomantica in questi anni hanno sviluppato workflow di restituzione sempre più efficienti applicando i processi del Building Information Modeling (BIM) al patrimonio costruito (HBIM).
Mentre gli strumenti di acquisizione hanno subito un’evoluzione rapidissima non si può dire altrettanto delle metodologie per la gestione dei dati raccolti e degli strumenti di modellazione informata. In questo contesto è sempre più forte l’esigenza di applicare processi di Machine Learning per migliorare la gestione e la modellizzazione dei dati nei processi di restituzione del patrimonio.
Il saggio presenta brevemente il workflow semiautomatico DECAI per la mappatura delle superfici architettoniche e la loro annotazione in ambiente HBIM. Il caso studio è il prospetto su Via Porta Praetoria, le facciate dell’androne e le facciate del cavedio interno di Palazzo Ansermin, ad Aosta.
Lo scritto non ha la presunzione di sostituire le tradizionali procedure di indagine quanto piuttosto di proporne un’integrazione e un’ottimizzazione, seguendo un workflow che inizia con un rilievo fotogrammetrico e si conclude con l’arricchimento informativo di un modello HBIM del costruito.
Massimiliano Lo Turco, Andrea Tomalini
Department of Architecture and Design - DAD, Politecnico di Torino
La documentazione dei canali nella piana pavese. Esperienze di rilevamento con tecnologia SLAM per lo sviluppo di modelli informativi
ABSTRACT
Ambizione della ricerca, promossa dal Laboratorio DAda-LAB dell’Università di Pavia, è strutturare una metodologia e un protocollo operativo per ottimizzare le diverse fasi che caratterizzano la documentazione e la rappresentazione grafica tridimensionale dei territori agricoli della piana e delle loro reti di canalizzazione attraverso sistemi informativi. Vengono valutate le procedure più efficaci per la generazione di modelli affidabili e di rispondenza infografica attraverso la costruzione di atlanti digitali sugli elementi che costituiscono il paesaggio. Il risultato vuole essere un prodotto utile a promuovere la conoscenza del territorio, dalla cui consistenza, qualificabile in un corpus documentario composto da modelli, dati censuari e più in generale da sistemi informativi connessi alle nuvole di punti e ai rilievi 3D, si possano desumere informazioni tecniche, funzionali alle amministrazioni e ai consorzi allo scopo di una semplificazione e di un miglioramento della gestione, con vantaggi economici e produttivi.
Sandro Parrinello, Silvia La Placa
Università degli Studi di Pavia, DICAr – Dipartimento di Ingeneria Civile e Architettura
HBIM per la gestione della pubblica amministrazione. Il caso studio di Palazzo Vitelli alla Cannoniera.
ABSTRACT
In questo lavoro sono riportati i primi risultati riguardanti la sperimentazione della gestione delle informazioni dei manufatti HBIM di proprietà dei comuni, a seguito di un percorso di ricerca volto a determinare metodologie e protocolli per la rappresentazione di queste classi di beni, con l’obiettivo di simulare future interazioni con i progettisti in corrispondenza di futuri appalti pubblici.
F. Bianconi, M. Filippucci, A. Parisi, S. Battaglini
University of Perugia
Scan-to-HBIM: rilievo integrato e modellazione informativa per la documentazione dei danni alle strutture
ABSTRACT
La ricerca presenta un approccio sperimentale per la documentazione dei danni alle strutture esistenti. Scopo principale è identificare una metodologia dal rilievo digitale integrato (range- ed image-based) al BIM su cui poter sintetizzare informazioni quantitative dei dissesti in atto esportabili per le verifiche strutturali.
Simone Balin, Giuliana Cardani, Fausta Fiorillo
Politecnico di Milano
Indice Volume 8
INDICE
Editoriale
Cecilia Bolognesi, Cettina Santagati
Conoscere il costruito storico mediante procedure digitalizzate. L’indice di qualità muraria integrato nei processi HBIM
Filippo Calcerano, Letizia Martinelli, Michele Calvano, Elena Gigliarelli
L’Heritage BIM per il rilievo, la rappresentazione e il restauro del patrimonio esistente, un caso studio: la fortezza di Marciana all’Isola d’Elba
Sara D’Ippolito, Laura Gianzi, Marzia Monaco
Esperienze di mixed reality per la valorizzazione del patrimonio martiniano: la
ricostruzione del complesso fortificato di Cagli
Paolo Clini, Ramona Quattrini, Romina Nespeca, Mirco D’Alessio
L’Opera incontra il digitale: un modello di servizi interattivo orientato all’accessibilità e alla sostenibilità.
Daniela De Luca, Francesca Maria Ugliotti
Gestione dati BIM-based nel ciclo di vita del patrimonio edilizio esistente:
metodi a confronto
Andrea Bongini, Vincenzo Donato, Carlo Biagini
City Information Modeling e rischio sismico: approcci integrati HBIM-GIS per la gestione degli scenari post-sisma
Federico Mario La Russa, Giulia Genovese
Modellazione geometrica e informativa di musei e collezioni: la mostra temporanea Archeologia Invisibile al Museo Egizio di Torino
Elisabetta Caterina Giovannini, Massimiliano Lo Turco, Andrea Tomalini
Il BIM per la gestione dell’intervento sull’architettura monumentale: il caso studio dell’ex carcere ottocentesco di Parma
Chiara Vernizzi, Roberto Mazzi
Restituzioni image-based per l’incremento del livello di sviluppo in HBIM
Carla Ferreyra, Anna Sanseverino, Andrea di Filippo
BIM e IoT per l’Healthcare: modelli e servizi digitali per la cura e l’assistenza
Anna Mangiatordi
Editoriale Vol. 08
Nuovi oggetti parametrici
Il numero di Dienne tratta il Digital Twin, ambito di sviluppo che si intreccia con quello del BIM rappresentando una prima importante evoluzione in termini applicativi.
É quindi molto facile trovare nel percorso che porta al completamento di questo tema più generale, tentativi di fare dialogare la struttura del modello di base con dati differenti, che di fatto obbligano alla messa in campo di metodi e strumenti sempre più evoluti per interfacciarsi con relazioni complesse.
Questi sono i contenuti di questo numero di Dienne; un numero che raccoglie i best paper selezionati tra quelli presentati nell’ambito della conferenza 3D Modeling and BIM tenutasi online il 14 Aprile 2021, organizzato da Sapienza Università di Roma dove l’approfondimento delle applicazioni HBIM attraversa ambiti che vanno dalla parametrizzazione del degrado, alla creazione di specifici oggetti parametrici, all’utilizzo di metodologie avanzate attraverso il VPL, ad applicazioni di realtà aumentata per la gestione.
Le peculiarità dell’approccio BIM finalizzate all’intervento di recupero sul patrimonio costruito sono evidenziate nel contributo di Sara D’Ippolito, Laura Gianzi e Marzia Monaco che illustra le sperimentazioni sull’affidabilità informativa del modello a partire da indagini storiche, informazioni reperite sul web e rilievi digitali. Nella stessa direzione il contributo di Chiara Vernizzi e Roberto Mazzi sull’ex-carcere di San Francesco del Prato a Parma che mostra la maturità nell’adozione di processi BIM per il patrimonio esistente.
Una valutazione critica dell’approccio BIM nella gestione e valorizzazione del patrimonio museale emerge nel contributo di Elisabetta Caterina Giovannini, Massimiliano Lo Turco e Andrea Tomalini che sperimentano approcci di tipo parametrico e algoritmico sul Museo Egizio; il tema della disseminazione e conservazione del patrimonio culturale, per una visualizzazione in tempo reale a partire da un modello H-BIM ottenuto da tecniche integrate di rilievo digitale è centrale nel contributo di Carla Ferreyra, Anna Sanseverino e Andrea di Filippo; di contro la riflessione condotta da Paolo Clini, Ramona Quattrini, Romina Nespeca e Mirco D’Alessio sulle metodologie di narrazione del patrimonio materiale e immateriale porta alla sperimentazione innovativa di tecniche di mixed-reality al complesso di Rocca Torrione di Francesco Di Giorgio Martini.
Daniela De Luca e Francesca Maria Ugliotti sperimentano il paradigma del Digital Twin sul Teatro Regio di Torino configurando un modello dinamico e interattivo del costruito che prevede una interazione costante tra spazio reale e virtuale.
Il gruppo di lavoro costituito da Andrea Bongini, Vincenzo Donato e Carlo Biagini affronta le potenzialità e gli attuali limiti di alcuni approcci BIM-based nel campo del Facility Management mettendo a confronto due diversi processi per l’acquisizione e la gestione dei parametri necessari alle fasi di asset management di edifici scolastici esistenti
Nell’ambito del patrimonio storico sia alla scala architettonica che a quella urbana rivestono grande interesse i temi relativi alla valutazione della vulnerabilità sismica e alla gestione post terremoto, che necessitano la raccolta e la messa a sistema di dati di natura eterogenea, anche attraverso Visual Programming Languages, per la creazione e implementazione di workflow H-BIM come nel caso del contributo di Filippo Calcerano, Letizia Martinelli, Michele Calvano ed Elena Gigliarelli o di un approccio alla scala urbana come riportato nel contributo di Federico Mario La Russa e Giulia Genovese per la creazione di un City Information Modeling responsivo.
Infine, il contributo di Anna Mangiatordi illustra lo sviluppo di un modello digitale di abitazione assistita per anziani per il controllo e la gestione dei flussi di informazione riferiti all’inserimento in ambiente di sistemi di Intelligenza Artificiale, attraverso una piattaforma BIM di condivisione dei dati basata su processi informativi aperti e interoperabili.
Nel prosieguo dei prossimi numeri sicuramente il processo evolutivo in corso che spinge il BIM oltre le sue prime vocazioni saprà portare avanti tutti gli ambiti di ricerca fino a qui intrapresi e mostrarci come qui fertili ed interessanti sviluppi.
Cecilia Bolognesi, Cettina Santagati
Conoscere il costruito storico mediante procedure digitalizzate. L’indice di qualità muraria integrato nei processi HBIM
ABSTRACT
La ricerca si propone di integrare il metodo dell’Indice di Qualità Muraria, utilizzato per le analisi speditive delle murature storiche, all’interno di un workflow Heritage BIM, con il supporto del Visual Programming Language (VPL). Lo studio fa parte di un più ampio processo di digitalizzazione degli strumenti di indagine sul patrimonio costruito volto a rendere più agevole la gestione e l’accessibilità alle informazioni, abbattendo costi e tempi e permettendone l’utilizzo alla scala urbana dei centri storici minori.
Filippo Calcerano, Letizia Martinelli, Michele Calvano, Elena Gigliarelli
ISPC Institute of Heritage Science, National Research Council of Italy
L’Heritage BIM per il rilievo, la rappresentazione e il restauro del patrimonio esistente, un caso studio: la fortezza di Marciana all’Isola d’Elba
ABSTRACT
La metodologia HBIM inerente a un bene storico è un argomento di estremo interesse per lo studio del patrimonio italiano. Per poter raggiungere un buon livello di informazione sulla fortezza in esame, sono stati necessari diversi passaggi e sono stati utilizzati prevalentemente strumenti informatici e web. Lo studio storiografico ha permesso di ipotizzare una probabile data di origine, mentre i rilievi in situ con laser scanner, drone e fotografia, sono stati indispensabili per la modellazione architettonica e per l’individuazione delle forme di degrado. Si sono ottenuti risultati soddisfacenti riguardo alla rappresentazione del modello e anche riguardo la sua affidabilità informativa, implementando poi il lavoro attraverso la progettazione di interventi di recupero e la gestione dei tempi e costi.
Sara D’Ippolito, Laura Gianzi, Marzia Monaco








