Processi di validazione per progetti BIM di grandi dimensioni. Il caso dell’edificio De Castillia 23
ABSTRACT
L’analisi di un caso di studio esemplare costituisce il pretesto per esaminare criticamente le procedure di validazione di progetti BIM-oriented di notevole complessità, attraverso la descrizione di strategie operative che consentono di controllare e preservare la qualità degli attributi grafo-alfanumerici riutilizzabili anche durante il ciclo di vita del manufatto.
Massimiliano Lo Turco, Andrea Tomalini
Politecnico di Torino, Dipartimento di Architettura e Design
e-mail: massimiliano.loturco@polito.it, andrea.tomalini@polito.it
BIM e H-BIM La rappresentazione del modello tra sperimentazione e formazione
ABSTRACT
La multidimensionalità è il carattere distintivo della sostenibilità ambientale; questa rappresenta una categoria interpretativa sempre più imprescindibile per trattare della complessità dell’ambiente costruito pervaso in modo crescente da temi e approcci complessi. A questo proposito si fa riferimento all’apporto delle discipline del Disegno: le scale di lettura e le definizioni dello stato di fatto sono le basi fondamentali per interpretare e rappresentare, per discretizzare e ricomporre pezzi, parti ed elementi legati tra loro in un rapporto di gerarchia o di interconnessione, per indagarne l’ambito tangibile e intangibile, per delinearne criticità e potenzialità per un progetto sostenibile.
Nel campo della formazione universitaria le discipline del disegno sono molto interessate al BIM e alle più recenti tematiche dell’H-BIM, un ambito nel quale disegno, rilievo e progetto si misurano secondo scambi di informazioni e metodologie di analisi fortemente integrati.
Francesca Fatta, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria
e-mail: ffatta@unirc.it
Livello di formazione BIM: un possibile approccio
ABSTRACT
L’attuale situazione del settore AECO sta sfidando le Università a colmare il divario tra le competenze richieste dal mercato e le attuali conoscenze qualificate dei giovani professionisti. La vera innovazione è insita nella definizione di nuove regole sia per l’insegnamento sia per la valutazione, considerando l’importanza di nuovi parametri di valutazione e focalizzando l’attenzione sul “valore digitale” del settore educativo.
Arianna Fonsati, Matteo Del Giudice: Politecnico di Torino
Loris Zanor: CEFS Udine
e-mail: arianna.fonsati@polito.it; matteo.delgiudice@polito.it; zanor@cefsudine.it
Continuavano a chiamarlo BIM. Riflessioni tratte dall’esperienza su progetti e realizzazioni di involucri architettonici su misura
ABSTRACT
Chi si occupa di strumenti digitali e del loro utilizzo nel progetto di un’opera architettonica, si trova spesso ad avere a che fare con acronimi inglesi che permettono di individuare velocemente micro o macro-argomenti, ambiti o discipline e al tempo stesso, forse per loro stessa natura, generano aree grigie che favoriscono interpretazioni anche molto diverse.
Uno dei primi, diffusosi negli anni ottanta del secolo scorso e discusso poi nel corso degli anni novanta fino agli anni duemila, è il dualismo intrinseco nell’acronimo CAD tra Computer Aided Drafting e Computer Aided Design – che si può considerare irrisolto ma ormai superato – miscelato a seconda di autori e contesti in Computer Aided Architectural Design (CAAD) o in Computer Aided Design and Drafting (CADD).
Il più recente, discusso e presente è l’acronimo BIM che a seconda dei contesti si può vedere utilizzato ed inteso allo stesso tempo come processo, strumento o il risultato di entrambi. Al suo interno non possono mancare altri acronimi soggetti a interpretazioni: LOD, LoMD, LoIN giusto per citarne qualcuno. Si assiste anche all’utilizzo del termine inglese Level, molto diverso e spesso confuso a seconda di come viene utilizzato.
Questo articolo non propone definizioni, che si stratificherebbero inutilmente su altre e potrebbero essere base di partenza per altre ancora. Non intende nemmeno fornire chiarimenti su un ambito, quello del BIM, che è in continua trasformazione. Passerà anche questa tendenza e avremo le idee più chiare tra qualche anno… In questo articolo il BIM comparirà così, utilizzando il corsivo, e raccontando ciò che abbiamo imparato in anni recenti, affrontando la digitalizzazione nei processi di progettazione e realizzazione di involucri architettonici su misura, costruiti a livello internazionale, in mercati anche molto diversi tra loro.
Christian Florian, BIM Manager di Permasteelisa S.p.A.
e-mail: c.florian@permasteelisagroup.com
Indice Volume 5
INDICE
EDITORIALE
Cettina Santagati, Sandro Parrinello
VPL FOR HBIM LOI ADVANCED APPS
Stefano Brusaporci, Pamela Maiezza, Alessandra Tata
HS – BIM: HISTORICAL SENTIENT – BUILDING INFORMATION MODEL
Federico Mario La Russa
L’INFLUENZA DEL CONTESTO SULL’EFFICIENZA ENERGETICA DI UN EDIFICIO, SIMULATO ATTRAVERSO UN MODELLO ANALITICO BIM
Alessia Maiolatesi, Alessandro Prada, Paolo Baggio
PROPOSTA DI VISUALIZZAZIONE IMMERSIVA HBIM PER SMARTPHONE ATTRAVERSO UN MOTORE DI GIOCO: IL TEATRO ROMANO DI SAGUNTO.
Cos-Gayon López Fernando, Cordón Llácer Joan, Anquela Julián Ana Belén
WEB SEMANTICO E RISCHIO SISMICO: OLTRE IL BIM PER LA PREVENZIONE
Adriana Caldarone
DARE FORMA AL PASSATO. IL DISEGNO DIGITALE ESPLICITO PER LA DESCRIZIONE DELLE ARCHITETTURE ANTICHE.
Michele Calvano, Francesca Guadagnoli
To BIM or not to BIM - Editoriale Vol. 05
Il quinto numero della rivista analizza le procedure di modellazione parametrica finalizzate all’analisi, conoscenza e gestione del patrimonio culturale attraverso la descrizione di casi studio e ricerche che propongono esempi applicativi riguardanti banche dati parametriche per la documentazione del patrimonio storico. La costruzione di archivi digitali, a partire da rilievi 3D, associati a modelli tridimensionali dinamici, semantici e parametrici, per la tutela del patrimonio storico architettonico, qualifica lo sviluppo di strumenti di analisi che sfruttano la modellazione tridimensionale e le tecnologie per la visualizzazione dei dati e la gestione della complessità del patrimonio storico.
Le diverse applicazioni delle piattaforme BIM sul patrimonio storico impongono una riflessione sulla qualità dei modelli che devono poter descrivere le deformazioni e le irregolarità dell’architettura costruita. La possibilità di annotare sui modelli informazioni che riguardano lo stato di conservazione e le prestazioni della “macchina edificio” in termini di impianti e infrastrutture tecnologiche costituisce uno degli argomenti e dei temi più rilevanti circa l’utilizzo di tali strumenti nella gestione del costruito.
La sequenza degli articoli propone un percorso di approfondimento sul tema oggetto di questo numero affrontando diverse sperimentazioni e declinazioni dei modelli parametrici realizzati.
Il contributo di Stefano Brusaporci, Pamela Maiezza e Alessandra Tata, dal titolo VPL for HBIM LOI advanced apps, è focalizzato sull’implementazione interoperabile del database H-BIM con notizie storiche attraverso l’utilizzo dei VPL.
L’articolo di Federico Mario La Russa riguardo HS-BIM: Historical Sentient – Building Information Modelspropone un sistema di supporto decisionale a partire dall’HBIM basato su meccanismi di intelligenza artificiale in cui il modello è capace di “percepire” stimoli e “proporre” soluzioni legate alla sua gestione e conservazione. Il rapporto tra lo sviluppo di un modello di simulazione energetica a partire da un prototipo tridimensionale BIM è affrontato nel testo di Alessia Maiolatesi, Alessandro Prada e Paolo Baggio sull’influenza del contesto sull’efficienza energetica di un edificio, simulato attraverso un modello analitico BIM.
Il tema del game enginee delle soluzioni di fruizione del patrimonio mediante smartphone e sistemi immersivi costituisce un aspetto interessante per la convergenza di attività di valorizzazione. Il caso studio del teatro romano di Sagunto descritto da Fernando Cos-Gayon López, Joan Cordón Llácer e Ana Belén Anquela Julián descrive questa possibilità di sinergia tra sistemi informativi con finalità preminentemente tecniche e possibili sviluppi per processi di divulgazione.
Sempre riguardo alla costruzione di un archivio di tutela del patrimonio con possibilità di costruire una piattaforma sul web è l’articolo di Adriana Caldarone (Web semantico e rischio sismico: oltre il bim per la prevenzione) che tratta Il processo di conoscenza per la prevenzione del rischio sismico negli insediamenti è finalizzato alla comprensione globale dei valori materiali e immateriali alla base dei processi formativi dei tessuti e degli agglomerati edilizi. L’esperienza riportata da Michele Calvano e Francesca Guadagnoli nel contributoShaping the past. The explicit digital drawing for the description of the ancient architecturesdescrive la sperimentazione condotta in ambito archeologico della modellazione parametrica attraverso VPL sull’insediamento neolitico di La Draga (Girona, Spagna).
Sandro Parrinello, Cettina Santagati
DARE FORMA AL PASSATO. Il disegno digitale esplicito per la descrizione delle architetture antiche
ABSTRACT
La ricerca mira a descrivere una positiva esperienza che ha posto in relazione le contemporanee tecniche di rappresentazione digitale e la disciplina dell’archeologia. Nello specifico, si illustra l’esperienza derivante dalla collaborazione tra la disciplina del disegno e il gruppo di archeologi del’Universitat Autònoma de Barcelona [1]. Il soggetto rappresentato attraverso la modellazione parametrica per l’architettura è stata una capanna dell’insediamento neolitico di La Draga (Girona, Spagna).
Michele Calvano, Politecnico di Torino, michele.calvano@polito.it
Francesca Guadagnoli, Sapienza, francesca.guadagnoli@uniroma1.com
L’influenza del contesto sull'efficienza energetica di un edificio, simulato attraverso un modello analitico BIM
ABSTRACT
La ricerca presentata descrive lo sviluppo di un modello di simulazione energetica di un manufatto edilizio esistente e del proprio contesto ambientale, a partire da un prototipo tridimensionale BIM. Attraverso il modello analitico parametrico, successivamente convertito in un modello di simulazione energetica dinamica, viene valutata l’influenza delle condizioni ambientali relativamente all’efficienza energetica dell’edificio considerato.
Alessia Maiolatesi, Alessandro Prada, Paolo Baggio
Università diTrento. DICAM (Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica)
HS – BIM: Historical Sentient – Building Information Model
ABSTRACT
La presente ricerca vuole dimostrare come sia possibile, partendo da un modello H-BIM, sviluppare un sistema di supporto decisionale basato su meccanismi di intelligenza artificiale in cui il modello è capace di “percepire” stimoli e “proporre” soluzioni legate alla sua gestione e conservazione.
Federico Mario La Russa
Università degli Studi di Catania - DICAR
Proposta di visualizzazione immersiva HBIM per smartphone attraverso un motore di gioco: il teatro romano di Sagunto (Valencia, Spagna).
ABSTRACT
L’evoluzione del BIM può essere descritta come l’implementazione di un modello di informazioni nella realtà virtuale. Questa comunicazione si concentra sui flussi di lavoro specifici generati durante l’intero processo, dalla raccolta dei dati al modello interattivo finale, che consente all’utente di ottenere informazioni da qualsiasi elemento del modello. Questo lavoro è stato sviluppato in collaborazione con la Direzione per i beni culturali della Generalitat Valenciana. L’obiettivo principale del caso di studio è lo sviluppo di un’applicazione per tour di realtà virtuale tramite piattaforme HMD Smartphone nel Teatro Romano di Sagunto. Il software utilizzato per lo sviluppo di app è comunemente utilizzato nel settore dello sviluppo di videogiochi. Inoltre, il software Leica Truview © ha consentito un utilizzo scientifico della raccolta di dati mediante scanner e fotografia, per rafforzare lo studio archeologico e architettonico del monumento e la gestione del suo patrimonio attraverso la catalogazione virtuale.
Cos-Gayon López Fernando, Cordón Llácer Joan, Anquela Julián Ana Belén
Universitat Politècnica de València









